Epifania che festa è? Di solito il significato delle feste della Chiesa si ricava dal Vangelo del giorno, anche quando il nome della festa è un po’ misterioso. Ora il Vangelo del 6 gennaio è incentrato sulla figura dei Magi: personaggi a loro volta misteriosi quanto mai , di cui non si sa esattamente nulla: né chi fossero ,nè quanto fossero, né da dove venissero….
La fantasia dei buoni cristiani e degli artisti dei secoli antichi ha provveduto a colmare questo vuoto, dicendo che erano tre e che erano dei Re,ma questo il Vangelo non lo dice.
L’ unica cosa certa che risulta dal Vangelo a proposito dei” Magi” è che non erano Ebrei.
Ma è proprio questo il particolare più importante nel racconto del Vangelo: degli stranieri pagani (probabilmente studiosi del cielo e dei suoi fenomeni) arrivano a Gerusalemme e poi a Betlemme per “adorare il Re dei Giudei che è nato”.
La parola Epifania vuol dire “manifestazione”, non nel senso moderno di raduno, comizio,corteo ecc… bensì nel senso di “rivelazione”. Cristo è l’ unico Salvatore di tutti gli uomini: ecco il vero messaggio della festa di oggi.
Gesù non è venuto solo per ”qualcuno”, ma è venuto per tutti.
Ecco perché la Chiesa è “cattolica”, cioè universale, per natura sua, aperta a tutti i popoli e formata di fatto da credenti di ogni razza, lingua , colore e nazione, al di là di tutte le divisioni politiche e culturali.
La festa dell’Epifania è un invito a superare ogni forma di campanilismo, di nazionalismo, di razzismo, di chiusura nel proprio piccolo mondo (quello delle proprie idee, usi, costumi, gusti dei propri interessi….) per formarsi una mentalità aperta alla dimensione del mondo intero, in uno spirito di solidarietà e di fraternità senza frontiere e nel pieno rispetto di ogni persona ed i ogni cultura.
Don Graziano
vicario parrocchiale