Un piccolo terremoto economico-amministrativo nei boschi della Lombardia con inevitabile strascico anche in provincia di Lecco e nello specifico nel territorio della Comunità Montana VVVR. La sbandierata cancellazione del tesserino a pagamento per la raccolta dei funghi infatti inevitabilmente proietta nuovi scenari e modi differenti per l’organizzazione del servizio. il tesserino a pagamento – 5 euro residenti e 25 per gli altri- è infatti ormai già acqua passata e anche il nuovo lasciapassare giornaliero è stato in realtà scavalcato ancora prima di valutarne l’efficacia.
Dall’autunno 2015 Fungiat non a pagamento quindi, ma non mancano le differenti visioni e non pochi contestano la cancellazione del pagamento che, sottolineano, toglie risorse al territorio e all’ambiente. Di diverso avviso i “libertari del bosco” che apprezzano un provvedimento che auspicavano in quanto ritengono assurdo il pagamento per un prodotto disponibile in natura, e di tutti. Senza entrare nel merito delle differenze di opinione la Comunità Montana ha annunciato che per il 2014 sono stati introitati quasi 40 mila euro dalla raccolta dei funghi, ma inevitabilmente il gettito sarà ora da ricavare attraverso altri canali.
Alle 28 amministrazioni comunali della CM vennero infatti corrisposti 500 euro ciascuna – per un totale di 14 mila euro; poco più di 4 mila euro sono stati utilizzati per ripagare i costi del servizio (locandine, bollettini) e i lresto – 20,500 euro – destinato ad interventi per l’ambiente. Ed è questa la fetta a cui si dovrà rinunciare con l’introduzione del tesserino gratuito. Tra gli interventi possibili “la manutenzione, il recupero, la difesa e la coservazione di elementi che compongonio il patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico”, ma a nche alcuni servizi essenziali di supporto, come i lservizio micologico di riconoscimento dei funghi. Da valutare in che modo, e con che incidenza economica per la Comunità Montana, verrà organizzato il nuovo servizio con il tesserino gratuito.