Il culto del Santo è diffuso in molte zone d’Italia specie in quelle con radici contadine e pastorali, non è un caso che infatti che il santo venisse considerato santo protettore degli animali domestici che rivestivano in passato primaria importanza per l’economia rurale. In Valle Sant’Antonio è patrono di Crandola, Parlasco e Introbio ma anche in altri comuni della zona come Introzzo in Valvarrone, Valmadrera, e Vedeseta nella bergamasca.
Sant’Antonio si colloca inoltre a metà gennaio, proprio nel momento in cui non solo si allungano le giornate ma si ha anche la percezione che la fine dell’inverno è sempre più prossima.
Le celebrazioni vivranno dei consueti momenti religiosi con la benedizione degli animali e in molte parrocchie c’è attesa per l’inconsueto corteo; a Crandola inoltre sabato e domenica grande festa in cui sarà possibile assaggiare gli scapinasc, i tradizionali ravioli dolci preparati nei giorni precedenti la festa, e in conclusione gran spettacolo pirotecnico.
Ecco alcuni proverbi su Sant’Antonio.
"Sant’Antoni dala barba bianca famm’ truà che’l che ma manca"
(invocato quando si smarriva qualcosa, sempre secondo la tradizione ritrovato l’oggetto smarrito occorreva fare una piccola offerta )
"Sant’Antoni Misericordios fam troà el moros"
(pare venisse invocato dalle ragazze desiderose di accasarsi)
"A Nadal el pass d’on gall e a Sant’Antoni on’ora bona"
(legato alle ore di luce in aumento)