Facciamo il punto della situazione del PGT di Premana: i tempi sono stretti, il Comune è in ritardo e si rischia di oltrepassare i limiti previsti per l’adozione di quella che è la forma evoluta del vecchio Piano Regolatore. Adesso siamo nella fase in cui avviene la "Valutazione Ambientale Strategica" o VAS, per la quale domani mattina è prevista la seconda Conferenza, una assemblea aperta ai tanti portatori di interesse ed enti coinvolti nel procedimento. L’incontro si terrà in mattinata in Comune e il municipio premanese sta già ricevendo in queste ore molte delle osservazioni che andranno discusse in quella sede e più avanti.
Diverse erano già state avanzate in occasione della precedente conferenza VAS, la prima del genere. Ma ora ne stanno arrivando "a vagonate": in particolare risulta che l’ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per l’Ambiente) abbia inserito in una lettera di ben 40 pagine numerosissime critiche, che si traducono in un numero impressionante di forme verbali "deve" – riferite ovviamente allo stesso Comune, a proposito del PGT.
Ambiente, dunque. Un Piano territoriale da rivedere in maniera davvero rilevante, se si aggiungono, a oggi, le altre osservazioni portate dall’amministrazione provinciale di Lecco e, ultima in ordine di tempo, quella del Comitato "Salviamo i nostri torrenti" – inizialmente escluso dalla conferenza di domani ma poi ammesso. E come di consueto piuttosto agguerrito, al punto che la sua osservazione (clicca qui per scaricare il pdf) chiede all’amministrazione Fazzini "un deciso cambio di rotta rispetto all’amministrazione Bertoldini, che nulla aveva fatto inserire nel PGT per una reale salvaguardia del territorio";
"E’ bastato visionare la documentazione a disposizione – dichiarano gli esponenti del Comitato -, relativa a quanto fatto finora per il PGT, per rendersi conto che non è stato predisposto alcuno strumento per agire sulla salvaguardia dell’ambiente, ed in particolare nei confronti dalla proliferazione selvaggia delle centrali idroelettriche; visto che per la redazione dei PGT i tecnici, nei limiti della normative e delle leggi, seguono di fatto un indirizzo politico delle amministrazioni, si evince che la precedente amministrazione premanese non abbia poi avuto tutto questo interesse verso la salvaguardia dell’ambiente e non fosse poi così contraria alle centrali idroelettriche. Carenze sotto questo e altri aspetti – concludono gli attivisti premanesi – sono state colte anche da altri enti (ASL, ARPA, Provincia ecc.) competenti nella procedura di redazione del PGT".
Insomma, il clima della conferenza di domani – e non solo – appare già piuttosto surriscaldato. Con il buon esito del PGT del paese più popoloso del territorio che si dimostra più che mai in salita.