MINORI E INTERNET: DUE FACCE DI UNA MEDAGLIA
Data pubblicazione 7 Febbraio 2015
Secondo una ricerca IPSOS per Save the Children, il 25% dei ragazzi lombardi si è iscritto a Facebook a 12 anni, ma il 20% ha dichiarato di averne 18 a prescindere dall’età reale. Uno su due conosce le regole sulla privacy (49%), ma non se ne preoccupa (52%). Tra i “disconnessi” , secondo un’elaborazione dei dati ISTAT specifici per i minori, tantissimi quelli che non hanno accesso ad altre opportunità educative e culturali: sono 269.000 i ragazzi che, oltre a non collegarsi ad Internet, non hanno mai letto un libro nell’ultimo anno, mentre 187.000 di loro non sono neppure mai andati al cinema nello stesso periodo.
Da un lato gli
“on-line” e dall’altra i
“disconnessi”,
due facce della stessa medaglia che racconta la generazione dei “nativi digitali”. Anche in Lombardia i primi sono giovanissimi – secondo una ricerca di IPSOS per Save the Children – sempre connessi, anche grazie agli smartphone, usano WhatsApp (56%) e Instagram (40%) conoscono abbastanza bene le regole che governano la privacy in Rete (49%), ma non se ne preoccupano più di tanto (52%).
Vivono relazioni “virtuali” nei gruppi di conversazione sulle applicazioni di messaggistica dei loro smartphone, spesso anche con persone che non conoscono direttamente (42%): più uno su quattro (22%) invia messaggi, video o foto con riferimenti sessuali a gruppi dove non conosce tutti i partecipanti e il 29% si dà appuntamento con qualcuno conosciuto solo attraverso questi gruppi.
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