Improvvisazione e ignoranza dunque non possono sempre ricadere sulla collettività ed è corretto che ciascuno si renda responsabile delle proprie azioni. “In linea di principio è corretto far pagare i soccorsi a chi non ne avrebbe necessità – dichiara Lenti a Valsassinanews – Ancora non si conoscono i dettagli del provvedimento quindi non posso entrare nel merito, ma se toccare il portafoglio può incentivare a maggior prudenza e cultura ben venga”.
La legge che prevede il pagamento di un ticket a carico di chi richiede soccorso in montagna senza averne effettiva necessità o per atteggiamenti sprovveduti è infatti nazionale, spetta poi ad ogni Regione decretarne l’adozione e declinarne le linee guida.
“Ciò che auspico – prosegue Lenti – è che al momento di predisporre le regole i politici coinvolgano i tecnici, su tutti Cai e Soccorso Alpino, così da evitare una seconda figuraccia dopo la questione dell’obligatorietà di sonda e pala per chi si reca in alta quota, che significa 1.500 e di certo non fa chiarezza. In Valle d’Aosta e in Trentino il “soccorso inutile” è già a carico del paziente. Se il regolamento lombardo rispecchiasse quello di queste regioni non avrei nulla da eccepire.”
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