La situazione della neve nei canaloni era piuttosto difficile per via delle slavine. Una quindicina di tecnici della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino, in tutto quattro squadre, in base alle indicazioni ricevute hanno capito che potevano trovarsi nella zona dell’attacco del Magnaghi e sono partiti verso quella direzione, rivelatasi poi corretta, riuscendo a risparmiare tempo prezioso e a portare a termine l’operazione prima che sopraggiungesse la notte.
L’intervento di soccorso si è concluso poco prima delle 21.00. I volontari del CNSAS sono stati impegnati per più di cinque ore: raggiunti gli escursionisti sul calar del sole, le operazioni di rientro si sono svolte col buio. I due dispersi erano stanchi ma in condizioni nel complesso buone e non hanno riportato traumi; sono stati rifocillati al rifugio Porta, quindi riaccompagnati a valle illesi. Non è stato dunque necessario il ricorso a cure mediche.
Per andare in montagna in giornate come queste è necessario il buon senso, scegliendo percorsi che evitano creste e i canali. Stamani altre due persone si sono trovate nei guai sul Resegone, uno con gli sci era partito da Morterone, una volta chiesto aiuto hanno poi comunicato di essersi tolti d’impiccio da soli.