Se ne parla da anni, ma il famoso Piano di Governo del Territorio di Premana è ancora lì, da fare. E a questo punto fa entrare il paese delle lame nella lista nera di quelle poche decine di amministrazioni comunali lombarde che hanno "sforato" i tempi,. Nel caso, Premana è andata ben oltre: doveva adottarlo entro la fine del 2013 (con proroga poi a fine ’14), ma a febbraio 2015 il PGT non è ancora chiuso. Si tratta peraltro di quello che un tempo si chiamava "Piano regolatore". Mica paglia…
Non ce l’ha fatta la vecchia giunta Bertoldini che pure l’aveva gestito a lungo (estensore lo studio Andrea Negrini di Bellagio, responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale Alberto Vitali), ma nemmeno il "governo" in carica oggi, quello guidato da Nicola Fazzini. Vero che quest’ultimo è in carica solo dopo le elezioni del 25 maggio 2014, ma nel frattempo il documento non ha comunque concluso il proprio iter. Ed ecco che, inevitabilmente, potrebbe scattare il commissariamento. Intendiamoci: non si tratta di un provvedimento che blocca tutta l’attività del municipio: se la "scure" del Pirellone calerà come previsto su tutte le amministrazioni locali in fallo (e la delibera in questione dovrebbe passare nella riunione di giunta del prossimo 18 febbraio), allora verrà nominato un funzionario che si occuperà direttamente SOLO del PGT. Il che non è certo un fatto positivo, perché al di là della brutta figura è chiaro che un conto è redigere uno strumento urbanistico "in casa", con uno studio esterno ma potendolo in qualche modo gestire "in paese", un altro è ritrovarsi un commissario che decide: un tecnico che con Premana non ha nulla a che fare.
Nelle prossime ore gli sviluppi di una brutta vicenda che vede questa località tra le "cenerentole" di tutta la Lombardia.