Don Luigi (che forse si è messo volutamente da parte per non stare in mezzo ai due suoi ospiti) ha colto al volo l’opportunità offertagli di presentare il suo nuovo libro ”Liberaci dal male”, appunto, per riflettere sui mali dell’uomo e sulla sua capacità di redenzione, perfettamente incarnata da Lucio ed Ernesto, dalle loro parole, dal loro essere stati accompagnati dalla guida Don Luigi sul sentiero impervio che li ha portati fuori dalle rispettive miserie.
Ma Don Melesi è andato oltre, cogliendo al volo ogni occasione utile per far riflettere anche i suoi convalligiani su temi come l’invidia, la superbia, la calunnia, e la compagnia di tutti gli altri vizi che nelle nostre contrade, così come in tutto il mondo, spirano come il vento da nord quando vuole farsi sentire.
Una serata con Don Luigi non la si può raccontare; oltre alle sue “parabole” ed alle sue storie che profumano di giustizia, diventa difficile, se non impossibile, tradurre in parole i suoi silenzi ed i suoi sguardi che da soli valgono cento pagine di inchiostro.
E non è un caso se ovunque egli vada il pubblico sia sempre numeroso, come è capitato a Pasturo, in un lunedì sera d’inverno quando una persona, anziché andare a farsi l’esame di coscienza al teatro, poteva starsene vicino al camino a tenere in caldo le proprie certezze.