All’interno del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico operano componenti tecniche altamente specializzate, proprio per affrontare nel migliore dei modi ambienti e condizioni differenti. "Nell’intervento di ieri, mercoledì 4 marzo a Primaluna per il recupero del corpo di un uomo di 77 anni, residente in zona, caduto in un dirupo nei pressi di un torrente, è stata necessaria l’azione congiunta dei tecnici di soccorso in forra, sei appartenenti alla IX Delegazione Speleologica Lombardia e due alla XIX Delegazione Lariana, accanto alle squadre di operatori in ambiente alpino".
"Dopo avere raggiunto a piedi il luogo del ritrovamento – spiega la nota del Soccorso Alpino, specificando che (le ricerche erano cominciate il giorno prima, ma a causa dell’oscurità c’era stata una interruzione momentanea per valutare come procedere dall’alba del giorno successivo -, i tecnici hanno raggiunto l’uomo, riverso in una pozza della forra. Il lavoro di coordinamento tra la componente forra e quella alpina ha consentito di svolgere tutte le azioni necessarie per predisporre lo scenario adatto al recupero in sicurezza del corpo per mezzo dell’elicottero, dopo avere tagliato alcuni tronchi ed effettuato i rilievi necessari. Un intervento come questo ha quindi richiesto una serie di figure tecniche complementari e operazioni distinte, dalla predisposizione di strategie di ricerca all’utilizzo di competenze precise".
"Il funzionamento e l’organizzazione dell’intero sistema – conclude il CNSAS – sono frutto di un’attività continua di formazione e di esercitazioni condotte in contesti simulati, che si ipotizza possano ricorrere anche nella realtà".