Nelle prime puntate (1 e 2) abbiamo affrontato la spaccatura del CAI e la successiva nascita e rinascita di vari soggetti del settore, tra contrasti e forti aspirazioni. Concludiamo questa “inchiesta” venendo ai giorni nostri ed in particolare al crinale segnato dalla scomparsa della figura di maggiore rilievo per il movimento lecchese.
Torniamo per un momento a quello che è stato uno dei fili conduttori di questa storia, Riccardo Cassin: egli, dopo aver dedicato la sua vita alla montagna, muore nel 2009 all’età di cento anni. La tutela, la conservazione e la valorizzazione della memoria del grande alpinista e del suo patrimonio alpinistico e culturale vengono affidate alla Fondazione Riccardo Cassin – un’organizzazione privata – e né i Ragni né i Gamma colgono la triste ma inevitabile occasione di collaborare per mantenere vivo il ricordo di uno dei più grandi personaggi che Lecco abbia mai avuto.