Secondo indiscrezioni si tratterebbe della macchina di un imprenditore, una utilitaria lasciata in un garage aperto o in cortile ma comunque (purtroppo) disponbile ad essere "asportata" grazie appunto alle chiavi inserite e pronte per accendere il motore. A questo punto,, dopo la lunga serie di colpi di questo stesso genere – Valsassinanews l’altro giorno ne aveva dato conto – è pressoché certo che si debba trattare della stessa mano criminale. Troppe le coincidenze: evidentemente il ladro di auto ‘facili’ è un esperto, un attento osservatore che "cura" le proprie vittime e soprattutto le situazioni favorevoli. Possibile ad esempio che in quest’ultimo caso abbia passato in rassegna le quattroruote all’ora di pranzo, puntando a impadronirsi di una di queste, "pronta" per essere usata dopo la pausa.
Torna valido dunque – e a maggior ragione – l’appello a non lasciare la propria auto nelle condizioni di essere una facile preda di questo malvivente per il momento inafferrabile e sicuramente scaltro.
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Scritto da: Redazione cronaca – 02/03/2015
La tecnica è la stessa: se l’automobilista inavvertitamente lascia la macchina accesa anche solo per pochi istanti ecco che il veicolo "sparisce", altrettanto repentinamente. Sarebbe successo a Cortenova, Introbio e Pasturo, tra le vittime anche un prete.