A trascrivere le parole di Fini, in un avviso destinato ai suoi lettori, è la persona che cura per l’intellettuale la pagina Facebook. "Avviso per i miei lettori. Sono diventato cieco – dice Fini -. O, per essere più precisi, semicieco o ‘ipovedente per usare il linguaggio da collitorti dei medici. In sostanza non posso più leggere e quindi nemmeno scrivere. Per uno scrittore una fine, se si vuole, oltre che emblematica, a suo modo romantica, ma che mi sarei volentieri risparmiato".
Massimo Fini ha parlato anche del suo ultimo lavoro da scrittore: "Una Vita è quindi il mio ultimo libro. E la mia storia, di scrittore e giornalista, finisce qui. Del resto nella vita arriva sempre un momento in cui, per una ragione o per l’altra, si deve uscire di scena. Il sito rimane aperto per chi voglia sottoscrivere il Manifesto, per le mail (ho qualcuno che mi dà una mano), per inviti, conferenze, interviste perché se ho perso l’uso della vista non ho perso quello della parola e, spero, nemmeno il ben dell’intelletto. Un grazie a tutti quelli che mi hanno seguito in questi ultimi, e per me molto faticosi, anni".
DAL NOSTRO ARCHIVIO:
MASSIMO FINI, ECLETTICO NON CONVENZIONALE.
E NATO IN VALSASSINA
Scritto da: Riccardo Pasquini – 16/06/2014
Una conferenza nel varesino e dal palco la storia che non ti aspetti. L’ospite d’onore – l’intellettuale Massimo Fini – è nato in Valle, a Cremeno, e anche se non vi ha vissuto molto ricorda qualche aneddoto.