Nell’ampio lavoro di Federico Magni, viene descritto l’ambizioso progetto dello scalatore lecchese (conosciutissimo anche in Valsassina): la prima conquista da solo e in invernale della mitica “Jori Bardill”. Come viene ricordato sul ‘Giorno‘, Anghileri “è volato via a pochi metri dal successo, quando probabilmente stava ancora scalando sugli ultimissimi tiri della Chandelle”. Il padre Aldino – a sua volta notissimo uomo di montagna – lo attendeva a Chamonix, ma il corpo di Anghileri venne recuperato il 17 marzo alla base del Pilone.
Aveva 41 anni; ha lasciato moglie e due figli; il funerale nella Basilica di San Nicolò a Lecco ha segnato una pagina triste e dolorosa per l’alpinismo di Lecco e non solo.