L’uomo conosce il posto e sa anche della presenza della telecamera, si copre costantemente il volto a parte in tre occasioni, sono frazioni di secondi quando – forse stanco – allenta un po’ l’attenzione. Giunge sul posto alle 5 e 29 minuti e 29 secondi, così dice il timer della videosorveglianza. Davanti a quel portone di via Vittorio Emanuele vi transita almeno cinque volte: alle 5:36:41, alle 5:39:57, alle 5:44:32, alle 5:45:15, alle 5:53:17. Infine ricompare alle 6:14:37, mentre sta finendo d’indossare il passamontagna. Lo discosta un po’ per salire i due gradini antistanti l’edificio e con calma si avvicina all’ingresso.
Poi ciò che è esplicito nelle immagini diventa supposizione guidata dal gioco di luci/ombre che si riflettono sul vaso della fioriera in alto a sinistra del video. Alle 6:15:51 si nota che l’uomo è ormai entrato. Una sagoma si ripresenta sull’uscio mezzo minuto dopo alle 6:16:29, sembra indugiare per 19 secondi. Oppure (però pare meno probabile) erano in due. Quasi un minuto più tardi, alle 6:17:36, l’ombra di una automobile in retromarcia compare a sinistra, esattamente dal lato in cui lo sconosciuto si era presentato, e si allontana. Infine la zona torna tranquilla.