Mentre il 46enne Castagna è da martedì scorso nel carcere lecchese di Pescarenico, accusato di porto d’arma clandestina, aggressione e lesioni, il secondo e terzo addebito sono stati contestati anche ai due valsassinesi, entrambi di Taceno, attualmente indagati a piede libero. Il trio avrebbe aggredito il 33enne di Colico perché ai loro occhi da "punire" per averli redarguiti dopo che stavano prendendo a calci alcuni sacchi della spazzatura nella zona centrale del paese dell’Alto Lago.
Per questo – pare solo per tali motivi del tutto futili – Castagna e i suoi complici sarebbero saltati addosso al colichese, che però avrebbe avuto il coraggio e la prontezza di reagire, strappando di mano la pistola all’arrestato per poi scagliarla in un cortile chiuso. Gli aggressori in seguito sono tornati sul luogo dell’aggressione alla ricerca dell’arma – a quel punto già rintracciata dai Carabinieri di Colico e proprio l’errore commesso ritornando sul posto con la stessa riconoscibilissima auto utilizzata per la fuga ha fatto individuare Castagna, grazie al numero di targa.
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Scritto da: Redazione LeccoNews – 11/03/2015
I Carabinieri hanno illustrato poco fa i particolari dell’arresto maturato dopo che un terzetto aveva picchiato a sangue e minacciato con una pistola a Colico un 33enne del posto.