Amaro in bocca al triplice fischio con il Casargo che cullava il sogno di una vittoria per aggiungere altri tre punti alla classifica e rimanere a 90 minuti dai playoff, per la prima storica occasione di giocarsi il salto di categoria sul campo. Invece il San Zeno non ha scoperto la gola e le furie rosse non si sono espresse al meglio, ma hanno giocato una partita da compitino, senza grandi spunti e con tratti di scarsa lucidità.
I playoff non sono ancora sacrificati solo perché una grossa mano è giunta dal Bulciago che ha sconfitto il Robbiate che vincendo avrebbe superato proprio il team dell’Alta Valle. Ora pur rimanendo saldo il quinto posto il Casargo è fuori dai playoff – più di 9 punti dalla seconda – e per rientrare domenica si deve battere l’Ellese e sperare in una caduta del Civate contro la già promossa Lomagna.
Nella prima frazione il Casargo è passato subito grazie ad un netto rigore che Alessandro Arrigoni ha trasformato con sicurezza. Con la rete qualche nuova fiammata offensiva ma il San Zeno non paga dazio e anzi le furie rosse escono misteriosamente dal campo perdendo smalto e arretrando troppo sulla propria trequarti. Il San Zeno non punge, ma è sempre pericoloso e il numeroso pubblico percepisce la fragilità di un vantaggio “di vetro”. Nella ripresa i timori si concretizzano prima con la rete di Clerici al 23’ e quindi con il raddoppio sanzenese al 37’, dagli sviluppi di una punizione. Nel finale Berera prova a portare acqua nel deserto ma proprio a ridosso del triplice fischio è sfortunato e non riesce a trovare il pallone a pochi passi dalla porta ospite.
Domato, il Casargo vuole ancora crederci – anche se la squadra sembra avere il fiato grosso dopo una lunga cavalcata iniziata nel lontano ottobre scorso dai bassifondi della classifica.