«Dobbiamo chiedere ai Comuni di far applicare una nostra circolare che permetta di far lavorare gratis gli immigrati che vi risiedono – dice il titolare del Viminale al termine della conferenza unificata sull’accoglienza dei migranti – Invece che tenerli lì a far niente almeno li facciano lavorare».
Sono finiti i tempi del piombo e delle Olivetti, quando al giornalista spettava l’arduo compito di sintetizzare in poche battute proposte e riflessioni declinate in ore e ore di pedanti comizi. Ora anche la politica più alta, nel senso di autorevole, anzi meglio, ufficiale, fors’anche forzata dal mondo dell’online e dell’immediato, che pur ci appartiene, passa dai cinquettii, dai comunicati brevi e concisi, da proposizioni che difficilmente superano il primo grado di subordinazione.
E così l’affermazione del ministro, fredda e cinica nella sua semplicità, alza strali di critiche, inaugura interminabili polemiche, subisce attacchi, persino da pulpiti più che discutibili.
Eppure a Barzio questo terribile presagio è da tempo diventato realtà. E senza polemiche ne accuse di schiavismo. Forse perché una politica minuta, un’associazione preparata e una cittadinanza quantomeno capace di compassione e civiltà hanno preferito adoperarsi per alleviare un disagio piuttosto che accontentarsi del classico dito che nasconde la luna.
I MIGRANTI DI BARZIO AL LAVORO
PER PULIRE IL PIAZZALE DEL MERCATO
Scritto da: C. C. – 24/10/2014
Muniti di scope, pale, carriole e decine di sacchi per l’immondizia i volontari hanno liberato l’ampio piazzale destinato al mercato del venerdì dalle foglie che il vento di questi giorni ha strappato e distribuito lungo le strade.
MIGRANTI AL LAVORO PER IL PAESE.
BARZIO APRIPISTA, GLI ALTRI DOVE SONO?
Scritto da: Cesare Canepari – 07/11/2014
Da due settimane i migranti ospiti al Coe collaborano col comune di Barzio per la cura del bene pubblico. Il protocollo è fattibile e funziona. Perché le altre realtà non si muovono in questa direzione? Pigrizia, veti esterni o colpevole furbizia?