La storia umana è la storia dei figli di Caino, disse Riccardo Bacchelli, all’ indomani dell’ attentato al Papa Giovanni Paolo II. La cronaca di ogni giorno infatti parla di guerra, di deportazioni, di treni e barconi carichi di mamme e di bambini in fuga,di torture,di violenze di sfruttamento,di razzismo di denaro sporco,di fanatismi religiosi assurdi che …… perfino in nome di Dio,ecc.

La grandezza e la miseria del uomo si fronteggiano nella grande sfida:chi a perfezionato un progresso scientifico e tecnologico capace di mandare in frantumi la terra, premendo il pulsante che scatena l’ energia dell’ atomo, non è capace, o non vuole,sottrarre alla morte popoli interi che muoiono di fame;Si promuovono conferenze, internazionali di pace e si raffinano e si commerciano gli arsenali della guerra;La schiavitù si ripugna a tutti, ma un economia mondiale strozzina mantiene e aumenta l’ indebitamento dei paesi poveri.

Strumenti meravigliosi consentono di avventurarsi nella scoperta dei misteri della vita, e la vita viene spenta e strappata dal grembo materno. é un conflitto che reclama la pace. Non nel senso di “ mettere il cuore in pace” perché tanto sarà sempre così. Questa pace a un prezzo alto: nasce soltanto dalla fatica che cerca di superare l’ egoismo.

È l’ egoismo che spezza i rapporti personali e che coltiva tutti i semi si ogni possibile guerra. Questa pace non ci lascia mai in pace:volere questa pace significa essere disposti a tutto, anche a sacrificare se stessi. “Non sia turbato il vostro cuore” ci dice Gesù. Questa pace è possibile, è già nostra: Qualcuno,proprio su una croce,prima di noi e per noi l’ ha conquistata e ce l’ ha donata in eredità: “

Vi lascio la pace, vi do la mia pace”!

Don Graziano vicario parrocchiale
Gv 17, 11 – 19 – Rito Ambrosiano
Domenica 7a di Pasqua