L’arrampicata sportiva raccoglie negli ultimi anni un numero crescente di appassionati. In outdoor si pratica nelle palestre di roccia, nelle falesie, che sorgono anche a quote basse e spesso con facile accesso, per questo molto frequentate. Qual è l’atteggiamento più corretto da tenersi per prestare la giusta attenzione all’ambiente ai fini della sicurezza e del rispetto di chi scala affianco a noi? Il Collegio nazionale delle Guide alpine italiane ha pensato 10 buoni consigli per gli arrampicatori: una selezione non esaustiva ma da cui si può cominciare.
Chi si trova ad arrampicare in falesia deve considerare che si tratta di una struttura in ambiente naturale e non un impianto sportivo certificato e garantito. Pertanto la situazione presuppone un atteggiamento da parte dell’uomo di "sintonizzazione", di rispetto, di prudenza e di consapevolezza.
L’arrampicata è un’attività generalmente compatibile con la conservazione dell’ambiente, tuttavia richiede un’attenzione speciale al fine di minimizzare eventuali impatti sugli habitat naturali e il disturbo alle specie animali. Tale attenzione diventa un requisito imprescindibile in particolare nelle aree più sensibili, quali i parchi naturali di ogni tipologia e i siti Natura 2000.
La falesia nell’ordinamento giuridico può essere considerata un bene situato in una proprietà pubblica o privata. In entrambi i casi è doveroso da parte del frequentatore essere informato sull’accessibilità o le eventuali disposizioni riguardanti le aree di sosta, l’accesso e la permanenza. Il rispetto e la buona educazione sono alla base di una civile convivenza. È bene tuttavia tenere presenti alcune buone regole di base, per se stessi e per chi è vicino a noi.
Ecco allora 10 consigli delle Guide alpine italiane per chi arrampica in falesia:
1. L’arrampicata è una attività di grande valore in quanto combina e intreccia aspetti fisici, mentali, emotivi e intuitivi. Inoltre permette di valorizzare il rapporto con l’ambiente naturale. Godetevela!
2. Abbiate un comportamento il meno invasivo possibile, non inquinate con oggetti, carta igienica o altro, no toilet indiscriminata, rispettate la vegetazione, le rocce, limitate l’uso indiscriminato della magnesite anche per marcare gli appigli
3. Limitate l’inquinamento acustico ed evitate gli atteggiamenti volgari e poco sportivi
4. Evitate di occupare gli itinerari per lungo tempo anche quando non state arrampicando
5. Se sostate alla base della falesia siate coscienti che dall’alto possono sempre cadere pietre o oggetti che costituiscono un grave pericolo (attenzione particolare alle giornate di vento o dopo piogge intense)
6. Abbiate sempre un atteggiamento di massima attenzione e presenza nelle azioni che fate e mettete sempre in atto una supervisione incrociata tra compagni di arrampicata
7. Imparate i principi della catena della sicurezza e le tecniche di assicurazione e applicatele in maniera corretta. Prestate particolare attenzione alle azioni che si svolgono in prossimità del suolo, verificate la lunghezza della corda, fate il nodo in fondo alla corda
8. Leggete le caratteristiche tecniche del materiale che avete in dotazione, imparate la modalità di utilizzo del materiale così come descritta nel libretto di istruzioni del singolo dispositivo
9. Verificate che gli ancoraggi in loco siano in buono stato e in particolare controllate lo stato di usura della sosta che molto spesso costituisce l’unico punto di collegamento dell’arrampicatore
10. Chi assicura è parte integrante e attiva dell’azione dell’arrampicatore sia dal punto di vista del comportamento che da quello psicologico