Mi sono accorta di vivere in un paese con un’alta percentuale di “ diversamente tolleranti ”. Questa costatazione suscita in me un sentimento di amarezza. A maggior ragione per il fatto di aver dedicato la mia vita di insegnante ad educare le giovani generazioni all’accettazione dell’altro, chiunque esso sia, senza preclusioni, all’accoglienza, al rispetto, alla comprensione, all’astensione da pregiudizi: valori universalmente riconosciuti.
Ora è vero che il problema profughi esiste, ma lo è a livello generale. È un problema tanto complesso che neppure l’Italia da sola può risolvere. Il numero, secondo alcuni, elevato degli ospiti alla struttura ”Artigianelli “ di Maggio, nasconde in realtà un desiderio di allontanamento dettato dal rifiuto del diverso.
Io li incontro quotidianamente perché ho l’abitudine di uscire per una bella passeggiata nei dintorni di Maggio e non ho mai avuto problemi, li vedo anche di fronte a casa sulle panchine della piazza e non ho mia notato atteggiamenti che possano destare preoccupazione. Se ci fosse stato qualche singolo grave episodio, ben circostanziato si intende, io credo che le Forze dell’Ordine, ne sarebbero a conoscenza e, dopo le opportune verifiche, sarebbero intervenute.
CREMENO/”STOP AL GHETTO”: PETIZIONE CONTRO I MIGRANTI DELLE CASERE
Scritto da: C. C. – 23/05/2015
MIGRANTI A MAGGIO, I CONTI NON TORNANO: ”22% CONTRO LO 0,05% IN LOMBARDIA”
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