Dopo l’intervento (lettura di una lettera) del consigliere di minoranza Riccardo Acquistapace nella quale illustrava il percorso realizzato per arrivare a questo punto e si domandava come mai l’amministrazione Airoldi non avesse continuato sulla stessa linea, il vice sindaco Lino Artusi e lo stesso borgomastro Airoldi hanno voluto chiarire e addirittura provare a smentire quanto pubblicato sul nostro giornale.
Lino Artusi ha detto che il ricorso contro la Provincia è servito per capire la situazione e far cambiare idea alla stessa Provincia sulla concessione, dando atto del buon comportamento che l’amministrazione Rupani aveva avuto sull’argomento e sposando la linea intrapresa.
Il sindaco Airoldi invece ha detto che la sua amministrazione non è stata latitante sull’argomento ma si è soltanto fermata (consigliata da diversi comitati) per evitare di creare danni irreparabili, perché, ha detto il primo cittadino introbiese, “in questi casi bisogna sempre fare molta attenzione e muoversi con cautela perché un errore può provocare cause e contro cause milionarie”. Airoldi ha poi cercato di smentire “quanto detto su un giornale locale” riguardo la decisione di “non resistere ulteriormente contro il percorso di realizzazione della centrale”. “Noi come Comune non ci siamo costituti parte civile perché non avevamo intenzione di spendere ulteriori soldi per avvocati, per quello abbiamo deciso di rimanere fermi”. In pratica, proprio quanto scritto da VN – vedi articolo qui sotto.
LA NOTIZIA:
BOCCA DI BIANDINO SALVA: IL COMUNE ‘PERDE’ …MA PERCHÉ ”AVEVA GIÀ VINTO”
Scritto da: Redazione Natura – 26/05/2015