Tutti contro le previsioni o quasi gli esiti delle votazioni nei paesi vicini alla Valsassina. Clamoroso più per gli sconfitti che per l’affermazione della Consonni il risultato di Ballabio, dove dopo decenni di dominio di giunte di centro sinistra il municipio viene conquistato da una lista formalmente civica ma molto marcata da caratetristiche leghiste. Per la prima volta il paese ha un sindaco-donna.
Ad Esino Lario invece il candidato vicino alla Lega (Emiliano Invernizzi, al quale era arrivato addirittura l’endorsement diretto di Matteo Salvini) perde a favore dell’ennesimo Pensa sindaco. Uno che oltretutto si chiama esattamente come il "mitico" ingegnere: Pietro Pensa. A Mandello trionfa a sorpresa Riccardo Fasoli, indipendente che batte in modo netto le liste di centro destra e centro sinistra oltre che i grillini (quarti ed ultimi). Un sindaco di meno di 30 anni per il centro più grossod ella sponda orientale del Lario.
Infine a Lecco si va al ballottaggio tra il sindaco uscente Virginio Brivio e il candidato del cartello Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia Alberto Negrini.