Il pronunciamento è di queste ore: Roberto Manzoni, licenziato in tronco insieme a un fratello dal nuovo proprietario della odierna P.F.A. Aristide Stucchi nel 2013, aveva chiesto un risarcimento di 196mila euro al nostro giornale dopo due articoli di VN relativi alla cacciata dall’azienda dello stesso Manzoni e del fratello Gianfranco.
Il giudice Piero Calabrò ha rigettato la richiesta e condannato Roberto Manzoni al pagamento delle spese legali Nel frattempo procede una seconda analoga causa con la quale Gianfranco Manzoni ha chiesto l’identica cifra a Valsassinanews, testata tutelata in entrambi i casi dall’avvocato Fabrizio Goretti.
DAL NOSTRO ARCHIVIO/GLI ARTICOLI OGGETTO DELLA CAUSA:
STUCCHI, IL SALVATORE DELLA PROFERALL: ”QUESTO TEAM GUIDERÀ MEGLIO LA PFA”
Scritto da: Redazione Economia e Lavoro – 11/06/2013
All’indomani della ‘cacciata’ di due esponenti della famiglia Manzoni, intervista al patron dell’azienda valsassinese messa in salvo due anni fa. Aristide Stucchi in qualche modo conferma le sensazioni sul doppio licenziamento e parla del futuro di PFA, ora nelle mani di una nuova dirigenza.
CLAMOROSO ALL’EX PROFERALL. ‘LICENZIATI IN TRONCO’ DUE FIGLI DI MANZONI
Scritto da: Redazione Economia e Lavoro – 10/06/2013
Il nuovo titolare Aristide Stucchi, che ha salvato l’azienda in crisi un paio di anni fa, ha cacciato su due piedi Gianfranco e Roberto Manzoni (due dei figli dell’ex proprietario e amico di famiglia dello stesso Stucchi, Norberto Manzoni). Successivamente ha informato della situazione i dipendenti della PFA.