Sembrava finita, invece no. Prima ancora che il Tribunale Superiore delle Acque in Roma chiudesse la partita del ricorso introbiese sul progetto di captazione delle acque – decretando che la materia del contendere non esisteva, visto che la Provincia di Lecco aveva nel frattempo negato l’autorizzazione alla società Energia Valsassinese – ecco che proprio questo diniego era già stato impugnato dalla stessa società specializzata nelle centraline idroelettriche.
Dunque il piano dello scontro si sposta, "avversari" diventano E. V. e l’amministrazione provinciale, chiamata a difendersi per aver detto di no all’ennesima "presa" d’acqua in Valsassina. Che c’entra Introbio? Naturalmente la cascata è nel suo territorio ma la questione sta nel possibile "sostegno" che una eventuale costituzione in giudizio da parte di Villa Migliavacca avrebbe potuto dare alla Provincia. Usiamo il condizionale (passato) perché questo supporto non c’è stato, non c’è e non ci sarà. Troppo tardi. Scaduti i termini per "associarsi", dunque presente e futuro sono serviti; quanto al "prima", a quando Airoldi & C, avrebbero potuto impegnarsi strenuamente a difesa della "loro" cascata, la richiesta c’è stata ma a quanto pare la risposta è stata un "no". E il rifiuto del sindaco sarebbe stato motivato dalle ridotte capacità finanziarie del Comune.
Adesso, per chi tiene davvero alle sorti dell’ambiente la speranza è appesa alla decisione del Tribunale delle Acque, chiamato in causa da Energia Valsassinese all’indomani del diniego di Villa Locatelli. La società ha legittimamente fatto ricorso, nei tempi concessi (ovvero un mese dal provvedimento della Provincia). E adesso se la vedrà direttamente con quest’ultima, senza la presenza attiva del Comune su cui insiste il bene a rischio di captazione.
SOTTO: L’OGGETTO DEL CONTENDERE
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Scritto da: Redazione Natura – 26/05/2015
Le vie delle sentenze sono infinite (e a volte assai complesse, specie per noi "umani")… Ecco che una notizia apparentemente negativa si trasforma grazie alla lettura attenta delle motivazioni del Tribunale delle Acque in Roma. Da cui si desume che il ricorso del Comune di Introbio è respinto, ma la cascata cara agli introbiesi è invece salva. Vediamo come.