ACQUA: +9% NELLE BOLLETTE MA LA RESPONSABILITÀ GIOCA A NASCONDINO



“L’authority stabilisce un metodo tariffario e questo passa all’Ufficio d’Ambito che in accordo con la authority stessa elabora una proposta, la quale poi passa alla conferenza dei comuni e infine arriva al consiglio provinciale, a noi. A conclusione dell’iter l’authority dà un’approvazione definitiva”. Questo il preambolo del consigliere con delega all’ambiente Anna Mazzoleni durante la riunione del consiglio provinciale di lunedì 8 giugno, per dire che la Provincia non ha grossi margini nel determinare l’aggiornamento dei dati e delle tariffe del servizio idrico integrato del 2015, uno dei più importanti punti – per i cittadini – all’ordine del giorno.

Uscendo dai tecnicismi dei verbali e dei documenti redatti da chi ci amministra, possiamo affermare che le tariffe dell’acqua del 2015 subiranno un aumento del 9% rispetto a quelle dello scorso anno.

Incremento deciso da chi? Non dalla Provincia, la quale ha solo ratificato una decisione presa – a maggioranza bulgara – dalla conferenza dei comuni, che a sua volta si è limitata a dare parere favorevole ad una deliberazione dell’azienda speciale ufficio d’ambito, la quale approva l’aumento sulla base delle previsioni del Piano economico-finanziario di Idroservice (società interamente posseduta da Lario Reti Holding, una S.p.a. a partecipazione comunale).

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