ALTA VALSASSINA – Inizia oggi l’Oratorio estivo dell’Unità Pastorale di Casargo, Margno, Crandola e Vegno. Cinzia e Morena il loro “capolavoro” lo hanno fatto la scorsa estate, quando hanno ben saputo riunire, dopo otto anni, i due Oratori estivi dell’ Alta Valle: quello di Margno (che raggruppa anche Crandola e Vegno) e quello di Casargo.
Un impresa non facile, perché tra le due realtà che formano la Chiesa dell’Alta Valsassina esiste ancora un forte campanilismo e far spostare soprattutto i ragazzi più grandi, non era semplice. Eppure, queste due mamme ci sono riuscite, radunando all’Oratorio estivo 2014 più di 120 tra bambini, ragazzi e adolescenti provenienti da tutte le realtà, anche da Taceno.
Queste due signore non sono delle religiose, neppure dei laici stipendiati dalla Diocesi, ma due mamme, due adulti “qualsiasi” che hanno deciso di impegnarsi in parrocchia, ancora prima che la FOM – Fondazione Oratori Milanesi ritenesse gli adulti di nuovo fondamentali in Oratorio, dopo avere puntato per anni su animatori ed educatori adolescenti, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Il loro lavoro di grande responsabilità è ripagato dall’entusiamo e dai sorrisi dei loro bambini e ragazzi e, finanziariamente, da qualche Voucher che don Brunello da loro come rimborso spese.
Cinzia e Morena sorridono sempre, giocano con i bambini, ci tengono a dare l’oro un educazione cristiana, ma soprattutto accolgono tutti, senza distinzione, riunendoli con capacità, entusiasmo e amicizia.
Lo si vede dalle foto che pubblicano: nel “loro” Oratorio estivo, i ragazzi sono davvero felici e sereni come non sempre capita in altre realtà dove i bambini appaiono spesso “inquadrati” dentro schemi educativi più imposti che voluti ed accettati.
Morena e Cinzia non hanno dubbi: “Lo facciamo perché ci piace troppo! Perché vediamo i bambini contenti! Cosa farebbero per 40 giorni sulla strada, dove andrebbero dalle nostre parti?”
Morena: “Siamo contenti nel vedere i bambini dei nostri paesi tutti insieme e che si divertono in modo sano, in cui proviamo ad inserire il valore religioso.”
Confessano che non è semplice parlare del messaggio cristiano a questi bambini e ragazzi che spesso manifestano il disinteresse verso la fede che parte proprio dalle famiglie. “Ci sono bambini” ci raccontano “che non sanno neppure fare il Segno della Croce!”
“Ma don Brunello ci ha sempre insegnato che ‘l’importante è stare insieme!’” Proseguono: “Così noi li facciamo stare uniti aiutandoli ad impararare a tollerarsi e ad accettarsi per quelli che sono e ad accogliere i bambini nuovi.”
Aggiunge Cinzia. “Questi bambini e ragazzi arrivano da tutta l’Alta Valsassina, anche da Taceno. Lavoriamo sull’integrazione tra bambini che non sempre si conoscono e mai si incontrano, sulla tolleranza reciproca attraverso il gioco e nelle attività quotidiane insegnando a rispettare il loro turno nella merenda e nelle attivià ludiche. Lavoriamo sull’insegnare il non spreco, sul rispetto delle cose altrui e del luogo dove sono. Insegnamo che l’Oratorio è aperto a tutti ma tutti lo devono rispettare come luogo di aggregazione e fede.”
Ci dicono con grande soddisfazione: “Riceviamo, inoltre, una grande fiducia da parte dei genitori che ci affidano ad occhi chiusi i loro figli che sono, di fatto, cresciuti con noi. C’è talmente tanto entusiasmo che ci viene addirittura chiesto di prendere i bambini dall’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia! Purtroppo non lo possiamo fare perché sarebbe difficile gestirli.”
Cinzia: “C’è da dire che con i grandi numeri che si sono creati nello scorso anno ogni bambino e ragazzo ha trovato la sua dimensione di gioco e socializzazione: non restava mai nessuno da solo, ognuno trovava dei compagni con cui giocare. “
Che ne pensate della Pastorale Giovanile comunitaria della Valsassina?
“Purtroppo riusciamo a coinvolgere sia nelle nostre attività che in quelle comunitarie non molti adolescenti e giovani. Se si tratta di una volta ogni tanto – come nel periodo estivo – e di qualcuno particolarmente sensibile ci riusciamo assai bene: ma si tratta di un ragazzo o ragazza ogni 10!”
Secondo voi, non solo nel periodo estivo si possono pensare dei momenti assieme degli Oratori di tutta la Valsassina?
“C’è ancora molto campanilismo in Valsassina e da ogni parte non si sente più di tanto l’esigenza di incontrarsi con le altre realtà anche se in passato si è tentato di farlo. Forse manca l’abitudine all’incontro con gli altri. Per gli animatori si potrebbe pensare ad un incontro comune di tutti, visto che sono pochi da ogni parte, in modo che possano presentarsi e conoscersi.”
Vi sentite sufficientemente preparate. Vedreste con favore dei momenti formativi per voi educatori – responsabili?
“Sicuramente c’è sempre da imparare. Anche se nel nostro caso, come adulti e genitori responsabili non inseriti in nessuna realtà diocesana, non c’è niente di coinvolgente, in particolare per dei genitori come noi che hanno anche la famiglia con i suoi ritmi.”