PASTURO – Si terranno questo pomeriggio alle 15 nella parrocchiale del paese i funerali di Giovanni Arrigoni, classe 1948, pensionato ex dipendente della Rai di Corso Sempione a Milano.

Personaggio cortese ed estroso, oltre che per la sua attività professionale “Gianni” Arrigoni era molto conosciuto a causa di una diatriba sorta all’inizio degli anni Duemila quando con un amico fece erigere una gigantesca statua dedicata alla madonna, alta una dozzina di metri e posizionata sulla Rocca di Baiedo. Dopo qualche mese in cui il visibilissimo monumento rimase esposto, il gigante in vetroresina fu fatto spostare e rimase “adagiato” vicino alla Provinciale per qualche tempo, prima di essere rimosso definitivamente.

Il sindaco di allora, Marinello Manzoni, utilizzò un “espediente” per bypassare vincolo ed il relativo necessario nulla osta dei Beni ambientali, facendo passare  quell’enorme omaggio alla Vergine sotto la voce di “addobbo natalizio“. Ci furono raccolte di firme, manifestazioni, processioni, anche la proposta di un referendum; Giuseppe Piatti sistemò, allargandolo, il sentiero che conduceva allo sperone della Rocca dove, sul basamento di un precedente traliccio Enel, era stata posta la statua. Ma la sorte di quella grande opera era segnata, e tra mille polemiche la “Madonna di Baiedo” (fatta giungere con l’usilio di un elicottero) venne tolta.

Arrigoni, dopo una giovanile vocazione che stava per sfociare nella scelta del sacerdozio, aveva messo su famiglia; lascia la moglie e due figli. Nella lunga carriera in Rai si era occupato in particolare di allestimenti scenografici per la sede milanese della TV di stato.

Era malato da tempo e nelle scorse ore si è spento, all’età di 67 anni. Recentemente (a fine aprile di quest’anno) il pasturese era stato protagonista di un brutto incidente a Ballabio, quando il suo fuoristrada si era ribaltato dopo un tamponamento.