BARZIO/CASO SORCA’: “OPERE SENZA TITOLO NELL’IMMOBILE”. SI VA VERSO LA DEMOLIZIONE?



BARZIO – Nel linguaggio un po’ asettico degli atti ufficiali, il titolo della pubblicazione sull’albo pretorio del Comune è “Elenco dei rapporti comunicati dagli organi di polizia riguardanti opere o lottizzazione abusive * mese di giugno“. All’interno, un solo documento, ma “pesante”. Perché si tratta del famoso “Caso Sorcà”, che giunge ad un punto di svolta dopo il lungo iter che ha visto opposti il barziese Martino Gargenti e la famiglia Comaschi-Rigoldi per il presunto abuso relativo a quella villetta a lungo al centro di una querelle edilizia-amministrativa-giudiziaria.

Culminata col pronunciamento del Consiglio di Stato a favore di Gargenti. Adesso, il Comune di Barzio segnala attraverso il suo Ufficio Tecnico, con controfirma del segretario comunale Maria Grazia Padronaggio, i signori Comaschi-Rigoldi in qualità di “responsabili dell’abuso”. Oggetto: “Opere senza
titolo nell’immobile sito in località Sorcà 7 insistente al mappale” eccetera eccetera. Il tutto, “come da sentenza del Consiglio di Stato sede Giurisdizionale sez. IV n.01993/2014 pubblicata il 18.04.2014″.

“Opere senza titolo” significa in pratica “abuso”. Ne potrebbe conseguire l’abbattimento in tutto o in parte della villetta. Ma la vicenda promette di vivere nuovi passaggi e forse altri ricorsi e procedimenti di diverso genere.

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