L’INCHIESTA/A PREMANA SI “DISSOLVONO” I PARCHEGGI PUBBLICI?



PREMANA – Avevamo già annunciato con il nostro precedente articolo in argomento “Piano di Governo del  Territorio a Premana” che avrebbe sollevato non pochi interrogativi la predisposizione del Polo Ambito Tecnologico prospettata nell’area di pertinenza di un singolo soggetto, con destinazione della superficie adibita ad attuale pubblico parcheggio non più ammessa. Ora i dubbi sono evaporati, l’area a parcheggio è svanita in prospettiva di una trasformazione edilizia sugli immobili presenti, ben delineata e pianificata che nel Piano delle Regole che andiamo a mostrare dettaglia i particolari dei provvedimenti che saranno implementati dopo l’iter di approvazione del P.G.T.

Mancano solo pochi passaggi tecnici, prima che il Piano definitivo approdi al consiglio comunale che sarà indetto a cura del Commissario ad acta per il definitivo assenso, dopodiché, se non sarà impugnato per vizi di forma sulla frettolosa procedura adottata, ci sarà il via libera e Premana disporrà di un nuovo strumento urbanistico sul quale sarà impostato lo sviluppo economico degli anni a venire.

Ci sia permesso un inciso sull’utilizzo della denominazione Polo, legato ad un unico soggetto, che stride col linguaggio comune in quanto Polo è sinonimo di aggregazione, raggruppamento, ma in questo frangente il significato appare disatteso.

Nel Piano delle Regole che accompagna la relazione al P.G.T., nel perimetro delimitato APT (Ambito Polo Tecnologico) non si riscontra e non è evidenziata l’area e la superficie attualmente destinata a pubblico parcheggio.

Il sindaco Nicola Fazzini è stato sollecitato dalla richiesta dei cittadini abitanti la zona che fruiscono, insieme a tanti turisti e visitatori, il parcheggio; gli hanno chiesto ragione della prevista cancellazione del luogo di sosta, ma ad oggi nonostante siano state inoltrate a più riprese richieste di accesso agli Atti Pubblici da parte di cittadini che vogliono provare a capire come un area destinata a pubblico parcheggio possa scomparire, non ci sono risposte.

E’ d’obbligo ricordare che l’area in discussione è stata ottenuta nel 2005 (amministrazione Caverio), con una convenzione fra il Comune e l’azienda privata interessata, approvata dal consiglio comunale, in argomento: Realizzazione di 16 posti auto. Laddove il punto 3 recita; La superficie di parcheggio sarà concessa, mediante atto di costituzione di servitù perpetua ad uso pubblico, senza corrispettivo in quanto in sostituzione del vincolo in cui in premessa, a favore del Comune di Premana che ne gestirà l’utilizzo secondo i propri indirizzi in materia di gestione dei parcheggi pubblici”.

I cittadini nel frattempo restano in attesa di una risposta ufficiale dal sindaco e più precisamente della notizia che il bene tornerà ad essere inserito nel patrimonio del Comune e rimarrà ad uso pubblico così com’è attualmente.

PARK PREMANA2

Nel leggere i contenuti dei benefici concessi nel perimetro del famoso Polo Ambito Tecnologico più di un imprenditore ed artigiano avrà strabuzzato gli occhi notando le facilitazioni elargite, e si sarà interrogato sul motivo per cui ad esempio nell’area industriale PIP di Giabbio non possano essere riservate le medesime concessioni, sopralzi, nuove residenze, variazioni delle destinazioni d’uso, ampliamenti. Il PIP sin dalla sua nascita è stato concepito come area di potenziale sviluppo industriale del paese, dove anche future presenze di aziende innovative e start-up potrebbero avere sede e un Polo Ambito Tecnologico permetterebbe oltre che i vantaggi urbanistici anche vantaggi fiscali, finanziari, normativi eccetera… Perché precludere queste opportunità a nuove aziende?

Di seguito, diamo evidenza del testo del Piano delle Regole in modo che il lettore possa farsi una opinione su quanto riportato.

Piano di Governo del Territorio-Piano delle Regole Articolo 43. APT – Ambito Polo Tecnologico     Destinazioni d’uso

Non sono ammesse le destinazioni industriali e artigianali con attività inquinanti e nocive, turistico ricettivo, agricolo, residenziale. Sono sempre ammesse le destinazioni ad uffici e locali test di materiali e prodotti aziendali inerenti alle attività produttive, la residenza esistente, oltre ad una ulteriore quota di residenza che potrà essere realizzata esclusivamente dall’azienda. Per la nuova quota di residenza è fissata la misura massima complessiva di 150 mq della slp,.

Tipologie di trasformazione Sono ammessi nuovi edifici, gli ampliamenti, la demolizione, la ricostruzione degli edifici esistenti, sono ammessi gli interventi previsti dall’art. 27 punto 1. Lettera a); b); c); d); e); f) della L.R. n°. 12/2005. Gli edifici esistenti con destinazione d’uso non ammessa potranno essere trasformati ad una destinazione compatibile con la presente specifica norma. L’esistente. In caso di ampliamento del complesso aziendale esistente alla data di adozione del PGT, anche con sopralzo, l’altezza max interna del nuovo piano non potrà essere superiore a ml 3,00.Per gli edifici esistenti con destinazione d’uso non ammessa potranno essere trasformati ad una destinazione compatibile con la presente specifica norma, in caso di demolizione e ricostruzione l’altezza max sarà pari a quella più alta del complesso aziendale esistente.

Piani Gli esistenti +1 Solo nel caso di nuova costruzione e/o demolizione e ricostruzione nelle aree libere il n.° dei piani della nuova costruzione potrà essere pari a quello del complesso aziendale esistente…….?
Indirizzi specifici? I progetti di trasformazione e intervento, ai fini del titolo abilitativo dovranno prevedere nel progetto opportune modalità costruttive per ridurre l’impatto visivo. Qualora sia dimostrata l’impossibilità di reperire gli spazi per la realizzazione dei parcheggi necessari nell’ambito d’intervento o in aree contermini, gli stessi potranno essere monetizzati

Raccogliamo infine lo sfogo di un imprenditore, sfiduciato e avvilito, che nonostante tutte le difficoltà economiche del momento desidererebbe investire ma si è visto respingere una richiesta per un piccolo ampliamento del suo laboratorio. Rilascia un commento ‘tranciante’ per come si è sviluppato il programma per il P.G.T.: “E’ proprio vero che bisogna far parte della compagnia giusta. Ai palazzinari locali è permesso cementificare ogni piccolo fazzoletto di terra.In questo paese si prendendo tutto. C’è l’assalto al treno del bene comune. Non ci resta che la rassegnazione. Negli ultimi anni la Comunità si è vista sottrarre: la sede sociale della banca del credito cooperativo, è stato ceduto il nome del paese raffigurato in un ovalino, le reti degli acquedotti e la gestione del ciclo intergrato delle acque sono state conferite senza nessun indennizzo, le domande di concessione delle centrali idroelettriche cedute a privati, box e terreni comunali per le condotte delle centrali vendute per questioni di cassa, alvei e argini dei torrenti deturpati, per un soffio è stata sventata la sottrazione dei valori identitari del paese rappresentati nella tradizione, cultura e storia che con il prospettato progetto Fondazione li avrebbe posti nella disponibilità di soggetti privati e ora anche la programmata sparizione di superfici di parcheggi pubblici”. E conclude con una nota – spiritosa, ma non tanto: “Forse è il caso che i miei compaesani inizino a considerare la predisposizione di turni di guardia al campanile, prima che nottetempo qualche manigoldo abbia in animo un blitz, per sottrarci pure le campane“.

 

 

 

 

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