LALECTIO DI DON GRAZIANO/PER ESSERE GRANDI NELLA COMUNITA’: L’AUTORITA’ COME SERVIZIO



Questa deve essere oggi la testimonianza profetica ineludibile della Comunità Cristiana come gruppo e di ogni fedele come discepolo. Di fatto ci costa molto desacralizzare qualsiasi forma di potere e spoliticizzare la religione purificandola da ogni messianismo terreno. Tutto questo per la zavorra di secoli, e anche di millenni, con molte metamorfosi di uno stesso embrione.

Tutte le culture precristiane conosciute hanno sacralizzato il potere e divinizzato le persone dei faraoni in Egitto, dei re in Oriente e dei Cesari e Imperatori in Occidente. Anche la Chiesa, dal IV secolo con Costantino in Occidente e Teodosio in Oriente, e durante l’Alto Medioevo, ha sacralizzato il potere degli Imperatori e politicizzato o reso terreno il servizio spirituale di papi e vescovi.

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Don Graziano

Si è creata così la più perfetta confusione di competenze, sfere e livelli spirituali e temporali. Sfortunatamente la situazione si è ripetuta nel corso della storia della Chiesa ogni volta che è stato deformato il significato e l’ambito del Regno di Dio: un regno che non è sullo stile degli stati e governi di questo mondo, come ha chiarito Gesù di Nazareth davanti al tribunale di Pilato.

La confusione è originata, in definitiva, dalla identificazione tra regno di Dio e trionfo della Chiesa. Gesu, oggi insegna a tutta la Chiesa, popolo e gerarchia, che la comunità cristiana deve stare al servizio del regno di Dio, e non creare la gloria della Chiesa, e ancor meno,i suoi interessi terreni.

Poiché il Regno di Dio non si identifica con il trionfo della Chiesa,ma è la comunità cristiana che deve stare al servizio di questo Regno.

Ecco il contenuto e la finalità basilare del Vangelo di Gesù e del piano di salvezza di Dio per il mondo,con le cui gioie e speranze è solidale il popolo pellegrino di Dio che è la Chiesa.

La migliore testimonianza dei cristiani in mezzo al nostro mondo e l’autentica novità del cristianesimo oggi,sarà tornare alle origini del Vangelo cioè alla persona e alla dottrina di Gesù; per scegliere con Lui il servizio, la fratellanza e la solidarietà con i più umili ed emarginati della società in cui viviamo.

Curaci, Signore , dal nostro egoismo, dalla nostra superbia e intolleranza, perché vogliamo vivere secondo il tuo stile, o Gesù: amare gratuitamente e servire nel tuo nome tutti i fratelli senza distinzione.

Don Graziano vicario parrocchiale
Domenica 19 luglio 2015
8a dopo Pentecoste
Mc 10, 35- 45

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