CREMENO – A farcelo notare, più di un lettore. A verificarlo sul campo, i nostri cronisti che in questi giorni hanno fatto il loro lavoro – ovvero sono andati di persona a controllare la situazione nella frazione di Maggio, la stessa che secondo alcune cassandre in odor di xenofobia si sarebbe dovuta svuotare ques’estate a causa della massiccia presenza di richiedenti asilo agli “Artigianelli”.
Risultato: cassandre smentite. Mai pronostico fu più ‘cannato‘: di gente ce n’è, e tanta; nettamente più del solito, a dirla tutta, complice certo l’afa del periodo. Ma chi presagiva il disastro turistico, l’improvvisa estinzione dei villeggianti e in generale una perdita di immagine di questa amena località dell’Altopiano valsassinese deve fare i conti con una sconfitta di proporzioni clamorose. Code al panificio, gente per le strade e nei giardini, tanti bambini in carrozzina e la sensazione che di tutto si parli meno che della presunta “questione immigrazione“: ecco come si sta, a Maggio di Cremeno a luglio dell’anno del signore 2015. E chissà come andrà ad agosto…
Se poi qualche volta vedete – come nell’immagine qui a lato – un parco o una via senza troppi turisti e villeggianti, più che all’ “uomo nero” la colpa va addossata tutta al caldo bestia che trattiene, perfino in Valsassina, la gente nelle case.
Morale: ecco smontato un luogo comune, un pregiudizio: non è vero che la presenza (peraltro effettivamente massiccia) di “ospiti” agli Artigianelli scoraggi il turismo. Chi l’ha detto ha sbagliato, dunque una parte delle motivazioni alla base della ormai famosa raccolta di firme contro quella presenza è andata a farsi benedire: non stava e non sta in piedi.
Ma di quella petizione, delle modalità di sottoscrizione e delle cifre “ballerine” a proposito delle firme collezionate parleremo in un altro servizio. Per il momento, buone vacanze a chi a Maggio c’è arrivato “malgrado”…