LA PROTESTA DEI MIGRANTI/PARTE PRIMA: UNA PASSEGGIATA AGLI ARTIGIANELLI



CREMENO – “Ehi che bella giornata oggi!” Così ci accolgono questo pomeriggio agli Artigianelli di Maggio. Dopo la cronaca della mattina questo saluto ci spiazza, ma parlando qualche minuto con educatori e ospiti la nebbia si dirada.

Ma andiamo per gradi. Dal settembre 2014 la colonia degli Artigianelli di Maggio è affidata alla cooperativa cattolica romana Domus Caritatis e all’interno sono ospitati circa 120 richiedenti asilo. Questa mattina qualcosa ha rotto la normale routine del C.A.R.A e agenti di polizia e carabinieri hanno dovuto accompagnare i dirigenti della Prefettura alle Casere.

Attorno alle 9 infatti un gruppetto di migranti ha deciso di “barricarsi” all’interno dell’edificio: “Hanno capito che non siamo noi a decidere del loro futuro – fanno trapelare gli educatori della colonia – quindi hanno chiesto di incontrare direttamente il Prefetto schierandosi sul cancello finché questo non sarebbe arrivato“.

protesta migranti maggio (7) pixDopo le fasi concitate della mattina, nel primo pomeriggio siamo tornati alle Casere per vedere che aria si respirava e capire di più sulle circostanze della protesta.

Siamo quasi al vialetto che conduce alla colonia ma veniamo attirati da alcuni ragazzini, italiani, che giocano in strada. Sono una dozzina, in età da scuola elementare, con biciclette e monopattini. A pochi metri di distanza c’è un parchetto con altalena e panchine, deserto. Sull’asfalto adiacente invece notiamo disegni e percorsi per giocare tracciati coi gessetti colorati.

protesta migranti maggio (11)rDecidiamo di fermarci, il tema è ovvio. Non serve presentarsi come giornalisti, notano la macchina fotografica e la prima domanda è loro. Facciamo due chiacchiere mentre arrivano altri amichetti. “Sì, sappiamo dei profughi, ogni tanto qualcuno cammina in strada“. “L’altro giorno uno ha chiesto di passargli la palla” interviene un tipetto spigliato. “Ma sono tutti maschi però, perché non c’è neanche una ragazza?” conclude un terzo.

Forse il più grandicello è di Maggio, gli altri bambini invece ci raccontano di essere lì in vacanza. Nel frattempo da un balcone si affaccia una coppia di nonni. “Veniamo a Maggio da 40 anni, sempre qui tra Casere e Garabuso“. “I ragazzi della colonia? Certo li vediamo passare, qualcuno saluta, qualcuno sta sulle sue. Se sono in gruppo li si sente parlare ma disturbo non ce ne hanno mai dato, mai di sera“.

Salutati i signori ci incamminiamo verso la Colonia. Qualche rombo fa pensare alla pioggia ma in cielo solo tanto sole. E in strada non incontriamo più nessuno.

protesta migranti maggio (14)pixEhi che bella giornata oggi!” è il saluto del primo ragazzo che ci vede avvicinarci al C.A.R.A. Gli eventi della mattina suggerirebbero il contrario ma dal loro punto di vista aver incontrato la Prefettura è un traguardo.

Nel vialetto esterno e nel parco della colonia c’è assoluta tranquillità. Qualcuno ci viene incontro e si presenta, altri sono impegnati a giocare a dama – o qualcosa del genere -, altri ancora riposano all’ombra. Dai finestroni della mensa vediamo cinque ragazzi seguire un canale tv allnews.

 

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