PREMANA – Non pochi lettori e addetti ai lavori si sono accorti (e ce l’hanno segnalato) del podio molto particolare della 23a edizione del Giir di Mont: un africano al primo posto, un romeno secondo e terzo un marocchino. E ancora dalla Romania la vincitrice in campo femminile.
In tempi di “aiutiamoli a casa loro“, viene quasi da pensare che l’aiuto in realtà sia venuto proprio da… loro, gli stranieri. Che hanno nobilitato alla grande la maggiore manifestazione sportiva del nostro territorio: nuovo record del Giir per Mamu, testa a testa emozionante con Zinca, podio completato da un giovanissimo come Razga (che porta “quasi” il nome di un’alpe premanese), vittoria al femminile per la Dragomir. Il tutto, tra gli applausi dello sportivissimo pubblico locale.
E se una volta a vincere erano Gianola, Pomoni, Lizzoli e Bonfanti, adesso appare naturale che a tagliare il nastro per primi siano grandi atleti di un mondo globalizzato che forse grazie anche alle imprese sportive può superare steccati ideologici e puntigliosità antistoriche.
Curiosità finale: c’è chi ha sottolineato come pure un leghista “doc” come Giovanni Colombo (a destra nella foto qui a lato) abbia partecipato al trionfo dei vari Mamu e Zinca; in realtà, l’ultimo applauso va proprio ad un 45enne in grado di portare a termine una corsa massacrante come il Giir – pesantissima anche nella versione “Mini”, conclusa con soddisfazione dall’esponente del Carroccio lecchese (protagonista divertito lo scorso 1° aprile di un riuscito ‘pesce’ su LeccoNews).