MILANO – “Usciamo dall’incertezza”. Con queste parole Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, commenta l’accordo firmato questa mattina a Milano fra le associazioni di categoria e Confcooperative, con la mediazione dell’assessore all’agricoltura Gianni Fava. L’industria invece non ha aderito rinviando ogni decisione al secondo round di trattative il prossimo giovedì 30 luglio.
L’intesa prevede un’indicizzazione legata a un paniere composto da un 55% relativo ai prezzi del mercato nazionale dei derivati del latte, un 20% sui prezzi delle materie prime dell’alimentazione zootecnica e il restante 25% legato ai prezzi dei mercati esteri. Sulla base di questa indicizzazione, per il mese di maggio, il prezzo minimo di riferimento è di 37 centesimi al litro per il prodotto conferito alle realtà della cooperazione.
“A oggi ci sono tutte le condizioni per un miglioramento della situazione per gli allevamenti – spiega Prandini – mentre restiamo in attesa di capire che direzione vogliano prendere gli industriali. Ci auguriamo da parte loro un atteggiamento di apertura concreta e responsabile verso un settore che garantisce il 40 per cento del latte italiano, migliaia di posti di lavoro e materia prima per grandi Dop come, ad esempio, il Grana Padano, il Parmigiano, il Gorgonzola e il Taleggio”.
“Siamo profondamente delusi e amareggiati dalla decisione di Assolatte di non sottoscrivere il protocollo d’intesa sul modello di indicizzazione del prezzo del latte nella nostra Regione” afferma il presidente della Federazione regionale Lattiero – Casearia di Confagricoltura Lombardia Luigi Barbieri “Non si trattava di fissare un prezzo, ma di individuare uno strumento condiviso che potesse fungere da riferimento per il mercato, in un’ottica di filiera”.
“Il modello proposto era peraltro frutto del lavoro di un tavolo tecnico istituito presso la Regione a cui Assolatte ha partecipato negli ultimi due mesi: le motivazioni in base alle quali oggi ha rifiutato di sottoscrivere il protocollo avrebbero potuto e dovuto essere espresse in quella sede, allo scopo di individuare eventuali soluzioni alternative” ha proseguito Barbieri.
“Con Confcooperative e le altre Organizzazioni agricole presenti al Tavolo regionale, abbiamo voluto sottoscrivere in ogni caso il protocollo per dare un segnale al mercato in questo momento di difficoltà, anche in vista dell’incontro previsto per dopodomani – giovedì 30 luglio – al MIPAAF”
“Ci auguriamo ora che dal ministro Martina arrivino proposte concrete di interventi utili a sostenere il nostro comparto e le aziende che vi operano in risposta all’attuale situazione di particolare gravità” conclude Luigi Barbieri “Altri Governi europei, in primo luogo quello francese, sono intervenuti in maniera incisiva per sostenere i produttori e un mancato intervento da parte del nostro Governo metterebbe gli allevatori italiani in una condizione di grave svantaggio competitivo sui mercati”.