INTROBIO – Faceva parte di un gruppo di quattro giovani partiti dal rifugio Grassi in direzione del rifugio Falc, ma giunta all’attacco delle catene lungo la via del “Caminetto”, percependo un lieve malore, non se l’è sentita di proseguire; un atteggiamento consapevole che in montagna è molto ragionevole.
Il gruppo ha deciso quindi di tornare sui propri passi, ma un pezzo di sentiero particolarmente ripido e modificato dai rigori invernali ha suggerito giustamente ai ragazzi di non affrontarlo in discesa e di chiedere soccorso.
La chiamata è stata raccolta dal Soccorso alpino di Bergamo che l’ha girata a quello di Lecco. Nel giro di telefonate per allestire il soccorso, Amos – rifugista del Grassi – si è offerto di andare incontro al gruppo per aiutarlo ad affrontare il passaggio difficile e così ha fatto consentendo ai ragazzi di tornare indietro come desideravano.
Una buona notizia, che parla dello spirito della montagna. Sì, anche queste vanno scritte e ci piace farlo.