LECCO – Quasi tutti i Comuni della Valsassina, l’altra sera a Lecco si sono espressi a favore del conferimento a Lario Reti Holding del Servizio Idrico Integrato, vale a dire la gestione dell’acqua pubblica affidata al colosso delle multiutility locali. Argomento che fa discutere, se è vero che sindaci in rappresentanza di almeno il 27% della popolazione non hanno votato per questa soluzione. Che presenta problemi ancora irrisolti a partire dal fatto che la società in questione ad oggi non avrebbe i requisiti necessari.
Ma sono diversi i punti oscuri in materia, e a questo proposito – a lato della “curiosa” astensione di un Comune del nostro territorio (Cremeno) – va registrata la netta opposizione all’affidamento manifestata mercoledì sera da due importanti amministrazioni locali: Ballabio e Barzio. I due paesi sono tra gli otto municipi, compresa la seconda città della Provincia, Merate, che hanno votato no in sede di conferenza dei sindaci. Abbiamo interpellato i due borgomastri Consonni e Ferrari per comprendere le ragioni del loro dissenso. Ecco le risposte a VN:
ALESSANDRA CONSONNI (sindaco di Ballabio)
“Col voto di mercoledì i cittadini sapranno chi sono i responsabili dei prossimi aumenti delle tariffe dell’acqua. Consegnare il servizio idrico per 20 anni a una società attualmente priva dei requisiti di legge, infatti, potrebbe innescare contenziosi che andrebbero a ripercuotersi sui costi di gestione. Evidentemente non è ancora finita la catena di rincari che negli ultimi 6 anni hanno già determinato l’aumento del 280% delle tariffe dell’acqua nel Lecchese. Certo, come Comune di Ballabio non staremo a guardare passivamente e faremo tutto quanto è in potere nostro per non subire questa situazione. Idealmente, per noi la soluzione sarebbe quella di gestire direttamente il nostro acquedotto: hanno fatto in modo di toglierci anche questa libertà e autonomia, ma noi abbiamo tutto l’interesse a trovare la strada per tornare indietro”.
ANDREA FERRARI (sindaco di Barzio)
“La gestione del servizio idrico integrato è stata affidata a una società che (nota ufficio ambito di Lecco del 10.07.2015):
-Dovrà modificare il proprio statuto
-Dovrà essere partecipata dall’ente che affida il servizio idrico integrato
-Dovrà deliberare la fusione per incorporazione di Idroservice, anche con effetto posticipato, al massimo entro il 31 dicembre 2016
Quindi, ad oggi, la società non ha i requisiti”.
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DA LECCONEWS DI OGGI:
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