MARGNO – Gli Alpini ripartono dal Pian delle Betulle – con oltre 100 gagliardetti presenti – e portano in quota il ricordo di quella triste pagine di Storia in cui tanti ragazzi trovarono la morte. Marco Magni, responsabile provinciale di Lecco, con emozione e trasporto a preceduto la santa messa officiata da don Gianluigi Frova e ha voluto ricordare la tragedia che si è consumata in Russia dove in “quell’implacabile deserto di neve molti alpini raggiunsero Dio”.
Un dramma umano che è rivissuta nel 56° anniversario della promessa di commemorazione del Battaglione Morbegno e Magni ha colto l’occasione per ricordare l’instancabile opera cristiana di carità di don Carlo Gnocchi che “guardando in volto la sofferenza e il dolore di quei ragazzi, aveva riscoperto Dio”. Un esempio per spronare gli alpini a rendere attuale un messaggio di pace e solidarietà e rivolgersi soprattutto alle giovani generazioni cui “bisogna insegnare non solo ad osservare, ma a guardare negli occhi il prossimo e capire il suo dolore”.
Nell’occasione gli Alpini hanno anche simbolicamente riconsegnato la Chiesetta Alpina al Pian delle Betulle rimessa a nuovo: nell’estate – anche grazie ad una sottoscrizione a premi – sono state infatti raccolte le risorse e sono stati eseguiti importanti opere sia per la copertura del tetto, con il posizionamento di un parafulmine, che di tinteggiatura e ripristino dell’edificio.
Tutt’attorno è il calore delle penne nere con la musica della Banda Alpina di Lecco e oltre 100 gagliardetti – dal Lecchese ma anche da tutta la Lombardia – con numerosi parenti e simpatizzanti.
Un’edizione che a livello di affluenza ha ricordato l’edizione record del 50esimo e che è stata baciata da una splendida giornata di sole che ha riversato al Pian delle Betulle e in Alta Valle migliaia di persone, con le automobili parcheggiate fino al tornante 9 della strada per Paglio.
R. P.