Si, è vero, quelli che fanno finta di niente, quelli che si voltano dall’altra parte, i profeti del “vivere lascia vivere” sono tanti, agguerriti, contagiosi. A volte ci schieriamo anche noi, da quella parte. C’è gente che fatica a vivere. E ci sono i briganti moderni, sempre in agguato, assetati di denaro, di lusso, e di potere, i traguardi da raggiungere ad ogni costo. Ladruncoli, terroristi, affaristi senza scrupoli, faccendieri, spacciatori di droga, camorristi, mafiosi: il mondo è sempre come quella strada che da Gerusalemme scende a Gerico: affollata di viandanti ignari, di briganti sciagurati, di egoisti indifferenti e frettolosi. Ma no, ci sono anche i buoni samaritani. Sono quelli che non fuggono, non cercano scuse, non temono di sporcarsi le mani. Pagano di persona, in tempo, in denaro, in salute. Si fanno prossimo senza guardare la faccia di chi ha bisogno, né la sua fede né la tessera del suo partito.
I buoni samaritani sono dovunque: sono nelle case, negli ospedali, nei quartieri delle città e nei paesini di provincia. Si incontrano sulle autostrade, allo stadio, nei luoghi di lavoro, e in quelli di villeggiatura. Sono i donatori di sangu, i volontari del soccorso, quelli del telefono amico. Sono queli che si preoccupano dei drammi della gente, di chi è senza casa, o senza lavoro, o senza pensione, I buoni samaritani ci sfidano tutti i giorni a colpi d’amore e di generosità. La strada è sempre quella, Gesù ha parlato chiaro: “Và, e anche tu fa lo stesso!” Basta capirli, e si cambia il mondo! Si cambia la vita! Davvero!
Don Graziano vicario parrocchiale
5° domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Rito Ambrosiano
Lc 10, 25 – 37