MILANO – Atteso per l’inizio dell’estate, il regolamento della legge regionale che ha reso a pagamento il soccorso alpino (“Disposizioni in materia di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza” del marzo 2015), se dimostrata la negligenza, è tuttora in discussione nei palazzi del governo lombardo e negli uffici di Areu e Cnsas.
Nel frattempo trapelano le prime notizie – ufficiose – riguardanti il tariffario che verrà applicato ai pazienti che verranno assistiti in condizione di non emergenza sanitaria. Un “mezzo di soccorso di base”, cioè un’ambulanza, dovrebbe costare all’incauto escursionista attorno ai 55 euro l’ora; per un “mezzo di soccorso intermedio”, ambulanza con infermiere, si parla di 70 € orari; mentre per un “mezzo avanzato”, dunque con anche l’intervento di un medico, l’esborso si avvicinerebbe ai 115 € l’ora.
Più difficile pare essere il calcolo della compartecipazione nel caso in cui si alzasse in volo l’elicottero. Nell’attesa di una decisione definitiva è interessante analizzare gli altri casi simili, perché con questo provvedimento la Lombardia si accoda a Valle d’Aosta, Trentino e Veneto. In Valée spetta all’equipaggio dell’elicottero giudicare se applicare il ticket: l’intervento di un elisoccorso per persona illesa costa 800 €, mentre una chiamata immotivata costa 100 € di ticket più una tariffa tra i 75 e i 135 € al minuto di volo in base al velivolo interessato. In Trentino l’elicottero ha un ticket fisso di 30 € anche per il ferito grave, che sale a 110 € per il ferito lieve mentre alla persona illesa l’intervento costa 750 €. Stesso principio in Veneto, che però nel conto totale risulta decisamente più caro: da 25 a 500 € il ticket per i feriti, da 90 a 750 € per ferito lieve o persona illesa, ed il massimale arriva a 1.500€.
Come già definito nella legge di marzo, il ticket lombardo che verrà richiesto al cittadino soccorso è una compartecipazione alla spesa totale dell’intervento, e non potrà ad ogni modo essere superiore a 780 euro totali. Verrà richiesto all’utente nel caso venga dimostrato un comportamento imprudente o vi sia stata una qualche negligenza, o ancora se all’intervento di soccorso non facesse seguito un ricovero ospedaliero. Inoltre è stata già stabilita una riduzione del 30% a favore dei residenti in Lombardia.