BARZIO – Sta facendo scalpore ai Piani di Bobbio, a Barzio e non solo la vicenda burocratico-amministrativa-legale anticipata ieri sera dal nostro giornale e che vede clamorosamente indagati il sindaco Andrea Ferrari (per abuso d’ufficio ed edilizio) e il parroco Don Lucio Galbiati per il “solo” abuso edilizio.
Oggi interviene in materia il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Andrea Turco. E’ stata proprio la Forestale, infatti, ad agire indagando sull’episodio – apparentemente una questione minimale – fino al coinvolgimento di sindaco e sacerdote.
“Voglio precisare – inizia Turco – che la questione riguarda prevalentemente i presunti caratteri di urgenza dell’intervento davanti alla chiesetta di Bobbio. A nostro avviso, e per questo è scattata l’indagine, tali presupposti mancavano anche perché la possibile pericolosità di quel punto di fronte alla gradinata della chiesa risulta fosse nota alle parti da ben prima dell’emissione dell’ordinanza, appunto “urgente”, firmata dal sindaco di Barzio”.
Ma se manca questa necessità, si giustifica una iniziativa giudiziaria di tale portata? “Esistono sentenze della Corte di Cassazione – risponde il comandante provinciale – che indicano precisi ‘paletti’ per motivare l’urgenza nel rilasciare una ordinanza per lavori di edilizia. In questo caso non li abbiamo ravvisati – a lato della partenza anticipata degli stessi lavori. Queste irregolarità hanno portato a fare scattare le contestazioni alle parti in causa”.
Nel frattempo, a Barzio non si parla d’altro. E già nascono i partiti degli “innocentisti” e di quanti (non molti, per la verità), riconoscono possibili responsabilità di uno o più soggetti interessati dall’indagine – che l’altroieri ha portato agli interrogatori, condotti proprio nel paese valsassinese, del sindaco e del parroco.