Una scelta in netta controtendenza. E’ quella che ha compiuto Il fascino degli intellettuali, la testata culturale del nostro gruppo editoriale, quando ha deciso di uscire dalle pagine virtuali del web per diventare (anche) una rivista cartacea. Internet richiede una fruizione usa-e-getta e molti articoli si perdono nel flusso interminabile di informazioni che travolge gli utenti. Certi articoli, di indubbia qualità, non riescono ad ottenere l’attenzione che meriterebbero e finiscono per essere travolti dal gorgo di opinioni e notizie. Invece, su carta, le parole restano fissate per sempre, potendo così essere lette e rimuginate con calma e attenzione.
Mentre il mondo passa dalla carta al web, si è deciso di percorrere la strada inversa. Certo, è un azzardo. Ma è un azzardo che è stato studiato bene e a lungo con la convinzione che, per la tipologia di prodotto editoriale rappresentata da Il fascino, questa sia la scelta in grado di valorizzare meglio il lavoro svolto dai giovanissimi autori. Non significa che da oggi il giornale esisterà solo su carta e verrà abbandonato il web, anzi. Significa che alla presenza virtuale ne sarà affiancata una fisica, impressa nella carta.
La rivista, che si compone di 48 pagine, sarà costituita da una parte, maggioritaria, a carattere monografico, cioè dedicata a un autore, a un tema, una corrente di pensiero, un periodo storico; mentre una seconda parte, minoritaria, sarà fatta da recensioni di mostre, libri e/o film, ma anche da interviste e da interventi di attualità. Sarà distribuita in librerie indipendenti, ma potrà anche essere acquistata via internet, ricevendo la copia direttamente a casa propria, oppure ancora si potrà scaricare il file Pdf. Il costo in libreria è di 5€, il Pdf è scaricabile a 2,5€, mentre, in caso di spedizione, il costo sarà di 5€ più le spese di spedizione.
IL NUMERO ZERO
Quaranta: tanti sono gli anni che ci separano dalla brutale morte di Pier Paolo Pasolini e la prima uscita su carta de Il fascino degli intellettuali non poteva che essere dedicata all’intellettuale che incarna meglio di tutti quella che è la funzione sociale della cultura secondo Il fascino, come a voler riprendere il filo di un discorso lasciato sospeso dalla morte di PPP.
Qui tutti i dettagli sul “numero zero” de Il fascino
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