MILANO – E’ stata diffusa in queste ore la lettera con la quale l’arcivescovo di Milano Angelo Scola partecipa “con viva commozione” al cordoglio dei fedeli della parrocchia introbiese di Sant’Antonio Abate per la scomparsa avvenuta il 31 ottobre di don Cesare Luraghi – il sacerdote che per 26 anni ha retto le sorti della chiesa del paese di Centro Valsassina.
Di seguito, il testo integrale:
Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia
Sant’Antonio Abate di Introbio
Carissimi fedeli, partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Cesare Luraghi e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio proprio nei giorni in cui la Liturgia ci fa celebrare il ricordo di tutti i nostri cari defunti.
Ordinato nel 1955, dopo i primi incarichi come vice-rettore del Collegio di Saronno, coadiutore a Bruzzano e Milano San Marco, nel 1980 don Cesare divenne parroco di Introbio, incarico che ricoprì per ben 26 anni. E in questa parrocchia ha concluso il suo lungo e fecondo cammino terreno. Don Cesare è stato un prete esemplare, punto di riferimento per la sua gente che ha amato e da cui si è sentito sempre ben voluto.
Un prete contento di essere stato chiamato a seguire Gesù nella Chiesa Ambrosiana. Di carattere buono, generoso e disponibile, riceveva forza da una fede semplice, segnata da uno stretto legame con la Vergine Maria venerata in particolar modo a Biandino.
Sebbene negli ultimi tempi la malattia ne avesse minato il fisico, limitandolo nelle normali attività pastorali, mai venne meno la sua preghiera di intercessione, offerta soprattutto durante la concelebrazione dell’Eucaristia per la parrocchia che per tanti anni aveva amato e servito.
Riconoscenti per la sua generosa testimonianza evangelica, salutiamo dunque ora un’ultima volta insieme don Cesare, lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre, domandandogli di continuare a vegliare sul nostro cammino.
Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.