L’Avvento ambrosiano dedica sei settimane alla preparazione del Natale: illuminando gradualmente diversi aspetti dell’attesa.
Li possiamo velocemente indicare così:Gesù Cristo ritorna e ci fa visita; occorre dunque vigilare e prepararsi adeguatamente, guardando all’ esempio delle due grandi figure dell’Avvento: Giovanni Battista e la Vergine Maria.
Ecco l’ annuncio odierno : Gesù Cristo ritornerà .
Il Vangelo sta parlando della caduta di Gerusalemme per opera dei Romani, fatto prospettato da Gesù come prossimo e forse presente all’ esperienza dell’ evangelista ( si capisce allora il”non passerà questa generazione prima che tutte queste cose si siano avverate ).
Ma usa un linguaggio apocalittico, secondo una tecnica diffusa negli ambienti religiosi israelitici del tempo.
Fatti avvenuti o futuri sono descritti in termini cosmici, come se dovessero sconvolgere tutto il mondo, tutti gli uominie tutta la storia .
Quello che avviene dalla parte dell’ uomo viene interpretato , almeno come tentativo, dalla parte di Dio, giudice e dominatore della storia.
Allora la catastrofe di Gerusalemme diventa segno ed anticipazione della catastrofe del mondo; il giudizio di dio sugli Ebrei , diviene un ri,ando al giudizio di Dio sull’ umanità intera.
L’ unico atteggiamento saggio di fronte a tali prospettive è la vigilanza trepida.
Gesù infatti appare nella luce del “ Figlio dell’ uomo “, che divide l’ umanità in due schiere , gli uni per la vita eterna, e gli alti per l’ infamia eterna.
Don Graziano Vicario Parrocchiale
Domenica 15 novembre 2015 – Rito Ambrosiano – Ciclo C