In Gesù Cristo, Dio ci ha fatto visita: l’Avvento è preparazione al rinnovarsi annuale della sua visita, rappresentata oggi attraverso l’ingresso trionfale in Gerusalemme. Entrando in Gerusalemme, la città – simbolo, Gesù ha cura di presentarsi con il linguaggio dei simboli.
L’ingresso è trionfale, da condottiero vittorioso, ma la cavalcatura è semplice e pacifica: i semplici gioiscono, e il Signoe difende la gioia che manifestano; si compiono le antiche profezie, che annunciavano il Messia, figlio della stirpe di Davide, e il suo regno; si eleva dalla terra un canto di gloria a Dio. Tutto indica come dovrebbe essere anche oggi l’ingresso del Signore in questo nostro mondo, così sconvolto!
Ancora siamo in cerca di qualcosa e di qualcuno: lo dicono le spaventose tragedie di questi tempi, cui sono andati incontro interi gruppi di persone e di bambini.
Ancora possiamo trovare la sorgente della gioia, della sicurezza che un regno valido esiste.
Dio ha progetti e vie che non sappiamo comprendere, ma quel poco che possiamo intravvedere ci fa già esclamare di riconoscenza e di meraviglia.
Perché sono progetti e realizzazioni tanto grandi da accogliere l’umanità intera e le sue categorie, così come i singoli con le loro vicende personali,
Se dunque attendiamo la visita di Dio nel Natale, possiamo riempirci il cuore di fiducia e di speranza: è il nostro Dio, che viene ancora a salvarci!
Don Graziano vicario parrocchiale
Quarta domenica di Avvento – 6 dicembre 2015
Rito Ambrosiano “C” – Lc 19, 28 – 38