Quell’altro discepolo che Gesù amava: pensate se noi dovessimo dire: io sono quella persona che Gesù ama! Ma siccome noi crediamo talmente poco all’amore del Signore, o lo sentiamo talmente poco, che nessuno di noi ha il coraggio di dire: “Io sono colui che il Signore ama!”
San Giovanni è l’apostolo che ci ha dato di Dio le definizioni più belle e meravigliose: Dio è Amore, Dio è Luce, Dio è Unità, Dio è l’acqua che disseta la nostra sete di felicità.
Ricordate quei tre giorni preziosi di Giovanni, che costoyuiscono veramente il Giovanni del Vangelo: il giovedì santo, quando Giovanni ebbe la gioia di deporre la sua testa sul cuore (petto) di Gesù. Ed ecco il secondo giorno: il venerdì Santo. Giovanni è l’unico apostolo che ha seguito Gesù fin sotto la croce, sul Calvario.
Io mi sono sempre chiesto: “Chissà se Giovanni che sosteneva la Madonna o se era la Madonna che sosteneva Giovanni, intanto che accompagnavano Gesù al Calvario”. Sarà difficile saperlo, ma una cosa è certa: che Giovanni è l’Apostolo che ha avuto da Gesù la persona più cara e amata: sua Madre.
Ed ecco il terzo giorno: il sabato santo. Giovanni è l’Apostolo che corre per primo verso il sepolcro, ma non entrò per primo, e Giovanni credette! Non importa arrivare primi: ma importa credere!
Vi ricordate anche la domanda di Giovanni al Signore: “Dove abiti?” Se noi sapessimo ripetere spesso durante la giornata al Signore: “Dove abiti?”, sentiremo il Signore rispondere: “Abito con te! Abito nel tuo cuore, nelle tue cose, nella tua vita!”
Don Graziano vicario parrocchiale
3° giorno dell’Ottava di Natale
Domenica 27 dicembre 2015