Ho letto con interesse del cellulare restituito dagli inquilini della casa di Cremeno e non si può che dire che è stato un bell’esempio di civiltà. Due ragazzi che trovano qualcosa di non loro, qualcosa anche di “appetitoso”, e decidono di restituirlo è comunque una bella storia ed è giusta condividerla.
Per quanto mi riguarda però sposta poco. Mandavo mia figlia da sola a prendere il pane e a fare piccole commissioni, ma ora non mi fido più. Bollate pure di razzismo un padre se volete, ma il colore della pelle non centra niente e anche se fosse una colonia sradicata dal Trentino o dai Balcani non mi fiderei comunque a far passare una ragazza tra così tanti uomini.
Non ho concrete basi di pensare male, né sospetti particolari e non mi risulta sia mai successi niente, ma non mi posso sentire limitato perché cerco di evitare.
[Lettera firmata]