BALLABIO – Domenica 17 gennaio, giorno dedicato a sant’Antonio abate del deserto: la tradizione lo fa protettore degli animali, dopo la messa delle 11.00 a Ballabio superiore sul sagrato si procederà alla benedizione proprio degli animali. Dal momento poi che gli animali stessi si usano meno per il trasporto, ma siamo passati agli automezzi, dopo la messa delle 9.30 a Ballabio inferiore, si procederà alla benedizione delle vetture.
Sant’ Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto,sant’Antonio l’Anacoreta ,La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria. È ricordato nel Calendario dei santi della Chiesa cattolica Antonio nacque a Coma in Egitto ntorno al 251, figlio di agiati agricoltori cristiani. Rimasto orfano prima dei vent’anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare, sentì ben presto di dover seguire l’esortazione evangelica In seguito Antonio si spostò versodove esisteva una fortezza romana abbandonata, con una fonte di acqua. Era il 285 e rimase in questo luogo per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte all’anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale purificazione, pur essendo aspramente tormentato, secondo la leggenda, dal demonio. visse i suoi ultimi anni nel deserto della Tebaide dove pregando e coltivando un piccolo orto per il proprio sostentamento, morì, ultracentenario, il 17 gennaio 357. Venne sepolto dai suoi discepoli in un luogo segreto.