CORTENOVA – “La limaia assomiglia un po’ a delle lame, piccole ma ugualmente dannose se precipitano al suolo, incocciando auto o moto. A guardare bene in giro per la Valle se ne trovano parecchi, di questi residui, e la cosa pare sia già stata oggetto di varie segnalazioni non solo a noi ma soprattutto alle “autorità preposte”. Il risultato però sembrerebbe inesistente. Chi trasporta fuori dalle norme la limaia continua a farlo, a rischio dell’incolumità altrui. Per non parlare dell’inquinamento causato dall’abbandono di materiali del genere un po’ dappertutto“.
Sono parole di Valsassinanews. Del 2012. Febbraio 2012, giusto 4 anni fa insomma. Eppure le cose a quanto pare sono rimaste uguali. Citiamo ad esempio la segnalazione giunta ieri al nostro giornale con tanto di foto di Largo de’ Vecchi a Cortenova (qui a destra un’immagine).
Ma cos’è la “limaia”? Si tratta degli scarti di lavorazione di materiali metallici, flange in particolare. Gli avanzi sono dei piccoli pezzi delle dimensioni di pochi centimetri, comunque pericolosi se cascano dai camion che li trasportano. E in Valsassina ne cadono parecchi a terra, complice – sostengono alcuni lettori – la brutta abitudine di non coprire i cassoni che viaggiano sui Tir.
Una lettrice ci scrisse sempre nel ’12 di di aver visto cadere e rimbalzare uno di questi “coltelli” e di essersi spaventata, un altro assicurava che la legge impone di coprire i container “con dei teloni ben assicurati perché diversamente, per peso e caratteristiche la limaia non può che spostarsi e se il carico (come spesso capita) è superiore alle spalle dei cassoni allora è impossibile che non venga versata al suolo”. Infine, ancora nel febbraio di 4 anni fa, un altro allarme riguardò il fatto che queste lamine sono pure molto taglienti – dunque ancora più pericolose.
Evidentemente, il detto “il tempo è galantuomo” non sempre è confermato.
Almeno nella Valle della limaia.
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