MILANO – Tredici nuovi futuri istruttori delle Guide Alpine Italiane. Sono stati selezionati tra le migliori Guide Alpine che si sono presentate alle selezioni per accedere ai corsi di formazione e svolgere poi il difficile compito di formatori dei professionisti della montagna. Alcuni di loro (quattro) sono lombardi, tra questi anche due guide alpine notissime in Valsassina – di cui una residente.
Quello della formazione è un ruolo importante in una professione che ha come terreno di lavoro un ambiente sempre diverso, in cui le regole si applicano modellandole alle situazioni mutevoli, mai uguali, in cui l’interpretazione del territorio e l’esperienza fanno la grande differenza, talvolta anche in termini di sicurezza. Diventare Istruttore delle Guide Alpine non è semplice perché non è semplice il compito che si andrà a svolgere, di grande responsabilità.
Nel gennaio 2016 si sono tenute le selezioni per i nuovi istruttori del 2016. I candidati sono stati valutati da una commissione presieduta da Fabio Salini in vece del presidente delle Guide Alpine Italiane, Cesare Cesa Bianchi, e composta da un rappresentante per ogni polo formativo nazionale: Andrea Sarchi per quello lombardo e in qualità di presidente della Commissione tecnica nazionale, Guido Azzalea, in rappresentanza del polo formativo valdostano, Maurizio Giarolli per quello trentino, David Demetz, per quello altoatesino e Andrea Viano e Andrea Segato per il polo formativo interregionale.
Tra il 19 e il 20 gennaio si sono svolte a Milano le prove teoriche, che hanno tenuto conto dei curricula dei candidati e della loro motivazione. Dal 25 al 29 gennaio è stata la volta delle prove sul campo: è stato valutato sia il livello tecnico nelle attività praticate sia l’aspetto didattico nell’insegnamento delle tecniche sportive e delle tecniche della sicurezza. Si sono svolte quindi, a Ponte di Legno e passo del Tonale le prove di sci, quelle di arrampicata su roccia nella falesia della “Terra di Mezzo” a Marone Brescia, in Valle d’Iseo; e infine le prove di ghiaccio e dry-tooling in val Paghera, in Val Camonica. Per finire si sono svolte le prove di sicurezza e di autosoccorso.
13 Guide Alpine sono state valutare idonee ad accedere ai corsi di formazione e diventare infine i nuovi istruttori nazionali delle Guide Alpine. Si tratta di Simone Banal (Trentino), Alessandro Beber (Trentino), Luca Blanchet (Valle d’Aosta) Giuliano Bordoni (Lombardia – Grosio), Alberto Boschiazzo (Valle d’Aosta), Gianni Canale (Trentino), Matteo Canova (Piemonte), Matteo Piccardi (Lombardia – Abbadia Lariana), Adriano Selva (Lombardia – Introbio), Davide Frachey (Valle d’Aosta), Rudy Perronet (Valle d’Aosta), Davide Spini (Lombardia – Morbegno), Cristiano Virgilio (Toscana).
Sopra: Matteo Piccardi (a sinistra) e l’introbiese Adriano Selva
I due più “vicini” a noi sono il valsassinese Adriano Selva e il lariano di adozione “Pota” Piccardi, originario della Presolana ma trapiantato da tempo ad Abbadia e profondo conoscitore della Grignetta e non solo.
Il corso di formazione, che si concluderà entro l’anno, prevede anche una fase di affiancamento ad istruttori di regioni differenti da quella del collegio di appartenenza. Superato l’esame finale saranno a tutti gli effetti istruttori delle Guide Alpine Italiane.